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I CAVALIERI TEMPLARI Sono un ordine religioso e militare noto con il nome di cavalieri del tempio di Salomone o più brevemente Ordine dei cavalieri Templari. Nasce nel 1119 da un gruppo di nove cavalieri capeggiati dai crociati francesi Ugo des Payns e Goffredo di Saint Omer che avevano il compito di proteggere i pellegrini e le carovane che si recavano in Terra Santa dai frequenti attacchi dei predoni, lungo le vie che conducono da Gerusalemme al Giordano. Questa iniziativa fu ben accolta dal re di Gerusalemme Baldovino II che diede loro per dimora la moschea di Al-Aqsa eretta sul luogo dove un tempo sorgeva il tempio di Salomone. Nel 1128 con il Concilio di Troyes ottennero il riconoscimento del Papa e ricevettero la regola scritta da San Bernardo da Chiaravalle ispirata a quella dei monaci cistercensi e basata sul principio di obbedienza, povertà e castità. L’uniforme era costituita da una tunica bianca coperta da un mantello anch’esso bianco. Sul petto e sulla spalla sinistra si fregiavano di una croce rossa con braccia simmetriche (greca) o con braccio inferiore più lungo (latina). L’Ordine era composto da Fratelli Cavalieri di nobili origini (che avevano diritto a tre cavalli e ad uno scudiero) e da Fratelli Sergenti di origine plebea (che avevano diritto ad un solo cavallo e vestivano con una sopravveste nera ornata con una croce rossa). Nell’Ordine c’era una precisa gerarchia così suddivisa: • il Gran Maestro era a capo dell’Ordine e aveva un ampio potere anche se per le decisioni importanti doveva sottostare all’autorità di un consiglio nel quale il suo voto valeva come quello degli altri. • A fianco del Gran Maestro vi era il Siniscalco che godeva di privilegi simili. • Il Maresciallo era il responsabile dell’addestramento dei cavalieri e il loro comandante in caso di guerra e ai suoi ordini sottostava anche il Submaresciallo che era a capo dei Fratelli Sergenti. • I Commendatori erano i comandanti e tesorieri delle Province, quello di Gerusalemme era il tesoriere dell’Ordine. • Il Gonfaloniere era un sergente responsabile degli scudieri. La sede dell’Ordine rimase Gerusalemme fino al 1187 anno in cui venne riconquistata dai musulmani, poi si trasferì in Antiochia, ad Acri, a Cesarea ed infine a Cipro. Nel corso del tempo e con il proseguire della guerra in Terra Santa i Templari accumularono un enorme patrimonio. Per gestire il traffico di denaro e merci dall'Europa alla Palestina,organizzarono un efficiente sistema bancario del quale cominciarono a servirsi i nobili e i regnanti europei. L’accumularsi delle loro ricchezze, l’indebitamento sempre più consistente dei regnanti Europei con i Templari fece nascere un profondo senso d’invidia nei confronti dell’Ordine. Con le sconfitte subite nelle ultime crociate persero anche l’appoggio dell’opinione pubblica in quanto vennero ritenuti i diretti responsabili della disfatta dei crociati. Così nel 1307 il re di Francia Filippo IV detto “il bello”, con l’ appoggio di papa Clemente V, fece arrestare il gran maestro Giacomo de Molay e quasi tutti i templari di Francia con l'accusa di attività immorali ed eretiche, condannandoli, dopo un processo farsa, al rogo. Il papa Clemente V soppresse l’ordine nel 1312. Tutte le ricchezze dei Templari vennero in parte confiscate dal re di Francia e dal re d’Inghilterra Edoardo II e in parte assegnate ai cavalieri Ospitalieri. Il motto dei cavalieri Templari era : " NON NOBIS DOMINE,NON NOBIS,SED NOMINI TUO DA GLORIAM" Il giuramento dei cavaliere Templari: “Cavalieri, scudieri, servitori, che la pace del signore, promessa agli uomini di buona volontà, sia con noi. In questo luogo angusto e santo, in suo nome, noi vedremo pronunciare, da labbra pure e con umile fierezza, il Giuramento del Templare che i Poveri Cavalieri di Cristo fecero nel momento più sacro della vita Templare. Signore che spieghi i cieli come una tenda di luce, Signore che fai dei fulmini i messaggeri della tua maestà, davanti il tuo sacro altare, dove s'adempì la sublime immolazione, noi leviamo alta la spada della luce, per depositarla ai piedi dell'altare come testimonianza del nostro giuramento. Signore Dio delle armi, noi lo giuriamo per il Cristo, giammai contro il Cristo, per la difesa del vangelo, per la guardia dei pozzi, per la verità, per la giustizia. Contro gli oppressori, contro i mietitori di scandali ed i corruttori dell'innocenza, contro la menzogna liberata, contro i traditori delle fazioni e dei partiti: Noi lo giuriamo di impegnare la doppia spada: quella d'acciaio levigato e quella della parola splendente e fulminante. Giammai noi attaccheremo per primi. Giammai noi provocheremo per primi. Tre volte noi sopporteremo l'ingiuria. Tre volte noi ignoreremo il disprezzo e la menzogna. Ma quando la spada brillerà nel sole come un colpo di chiarore, tuonerà la parola. Allora poi non indietreggeremo di un solo passo, non taceremo che dopo il silenzio dell'avversario. Davanti ai ranghi angelicati, nostri compagni d'armi, noi lo giuriamo al Cristo, Re della gloria. Chiunque rinnegherà questo giuramento, sarà per noi e per gli angeli, rinnegato. Niente per noi, Signore niente per noi, ma per la sola gloria del Tuo nome. Amen”
TEMPLARE A CAVALLO CON PENNONCINO IN CARICA
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